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Chi sono le Polistes?

Dal greco πολιστής «fondatore di città», con allusione alla tendenza di questi insetti a costruire nidi numerosi e vicini.
Le Polistes sono vespe prevalentemente glabre e dalla vivace colorazione gialla e nera. Il capo è piatto anteriormente e presenta due occhi reniformi piuttosto grandi sui lati del capo.Il capo presenta una grossa piastra frontale compresa fra i due occhi, l'attaccatura delle antenne e l'apparato boccale, detta clipeo. Il clipeo presenta spesso una grande variabilità di colorazione e di disegni gialli e neri .I maschi hanno generalmente il capo con una colorazione gialla predominante.

L'aculeo delle vespe, contrariamente a quello delle api, è liscio e le femmine possono quindi pungere più di una volta senza che venga strappato dall'addome della femmina. Le Polistes usano l'aculeo con facilità ma esclusivamente per difesa personale e per la difesa del nido.I maschi sono sprovvisti di aculeo e, di conseguenza, non possono pungere.

BIOLOGIA:

Le specie appartenenti al genere Polistes, sono vespe sociali o meglio ancora EUSOCIALI, con una o più femmine dominanti che fondano il nido in primavera masticando del legno e tramutandolo in una specie di cartone; per questo sono anche chiamate "vespe cartonaie" .

I nidi sono di tipo aperto, ossia senza protezioni, e vengono generalmente fissati mediante un peduncolo alla vegetazione arbustiva,posti su pietre, rocce o altre strutture fisse comprese quelle di origine antropica.

A primavera una o più femmine, fecondate l'autunno precedente e uscite dall'ibernazione, fondano un nido. Nei nidi con più fondatrici, tra le femmine si instaura una gerarchia di dominanza regolata da precisi rituali e determinata da fattori quali l'aggressività e le dimensioni relative. Solo la femmina dominante, è in grado di deporre mentre le femmine subordinate si specializzano in lavori da operaie: procacciare cibo e materiale per la costruzione del nido, difendere il nido dai predatori. Verso la fine della primavera iniziano a nascere le prime operaie e le fondatrici subordinate spariscono dalla colonia. Le operaie continuano il lavoro lasciato in sospeso dalla fondatrice  espandendo il nido e nutrendo le larve della loro regina. Il nido in piena estate può contare anche 20-40 operaie, 150-300 cellette e centinaia di larve di ultima generazione che si stanno sviluppando nelle celle. Ad agosto-settembre iniziano a sfarfallare i primi maschi e nuove femmine fertili, future fondatrici, destinate ad accoppiarsi e a fondare un nido la primavera successiva. Solo queste femmine sopravviveranno all'inverno per rientrare in attività la primavera successiva.

RICONOSCIMENTO RECIPROCO:

Per quanto riguarda il riconoscimento dei loro simili, utilizzano segnali di origine ambientale. Questa procedura è indispensabile, per evitare intrusioni all'interno dei nidi da parte di predatori e viene svolta tramite l'ausilio delle sostanze odorose. Infatti ogni vespa assume un odore che è specifico del gruppo che vive in un determinato nido. L'odore è frutto della combinazione sia delle fibre vegetali con cui è costruito il nido sia di secrezioni rilasciate dalle vespe costruttrici.


Le specie di Polistes presenti più diffuse nelle nostre zone ,e che comunemente vediamo,sono:


-POLISTES DOMINULA - guance prevalentemente di colore giallo; clipeo interamente giallo, talvolta con una o due macchie nere mediane; parte ventrale dell'ultimo segmento addominale gialla. Tende a nidificare in posti riparati, spesso inaccessibili, ma comunque molto a contatto con le abitazioni.


CURIOSITÀ:

Questa è una vespa con un grado di aggressività non particolarmente elevato, risulta infatti essere medio-basso; tuttavia, se vi trovaste nelle vicinanze di un loro nido, è possibile che decidano di attaccare in gruppo, creando a quel punto notevoli problemi e disagi.

-POLISTES GALLICUS - guance prevalentemente di colore nero, parte dorsale delle antenne prevalentemente chiara.Tende a nidificare in luoghi aperti, spesso tra l'erba o su pezzi di legno sollevati da terra.

CURIOSITÀ :
I nidi in alcune ore della giornata sono esposti al cocente sole estivo, l'intera colonia di vespe per limitare l'aumento della temperatura, che potrebbe uccidere le larve, si dispone sulle celle e inizia a far vibrare velocemente le ali così da creare un flusso di aria refrigerante.
Benché nell'aspetto esteriore la vespa cartonaia ricordi la vespa comune, si tratta di una specie molto meno aggressiva ed è raro subire un attacco. La colonia solo se pesantemente infastidita, sentendosi minacciata, reagisce scagliandosi contro l'assalitore, luso del pungiglione velenifero non è però immediato, ma preceduto da numerosi tocchi di avvertimento.

ALIMENTAZIONE :

Le Vespe adulte si cibano prevalentemente di sostanze zuccherine: nettare dei fiori, polpa di frutta matura, giovane corteccia di rami d'albero, escrementi zuccherini di Afidi e di Cocciniglie, miele delle Api domestiche che le Vespe rubano invadendo e devastando le arnie. Oltre a nutrirsene direttamente, certe specie immagazzinano tale miele, sia in piccole quantità come alcune Polistes (comprese le nostrane), sia in masse considerevoli e quale provvista per la stagione sfavorevole.
L'alimentazione delle larve è fatta in piccola parte (nelle specie sociali) con sostanze zuccherine, ma si basa soprattutto sulla carne, e prevalentemente su altri insetti. 

 

Dott.ssa Ginevra Cusseau

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