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Eritema, cause, sintomi e rimedi

Cosa è l'eritema
Il termine eritema è molto generico e non è molto utilizzato in dermatologia, in quanto non permette di comprendere immediatamente l’origine della reazione cutanea che lo caratterizza, consistente in un arrossamento più o meno intenso, marcato ed esteso dell’epidermide, in genere associato a bruciore e/o prurito di grado variabile e, talvolta, a un lieve gonfiore.



Possibili cause

Agenti esterni di tipo chimico Detersivi irritanti, acidi, alcali, candeggina, olio minerale, solventi, resine sintetiche o di piante, ustioni superficiali, prodotti cosmetici che causano reazioni allergiche ecc.
Agenti esterni di tipo fisico
Raggi Uv, freddo intenso, radioterapia, indumenti di materiali particolari che non rispettano le esigenze della pelle ecc.
Sostanze fotosensibilizzanti Profumi, acidi della frutta, oli essenziali ecc.
Micosi cutanee, infezioni virali locali o sistemiche Herpes simplex o malattie esantematiche

 

Diagnosi

Come accennato, riconoscere l’eritema è semplice, in virtù del suo aspetto assolutamente caratteristico, ma emettere una diagnosi precisa del disturbo che l’ha determinato o, comunque, stabilirne la modalità d’insorgenza può essere un’impresa non da poco.

A guidare nell’indagine sono soprattutto:

- la localizzazione (mani, piedi, caviglie, polsi, labbra e cavo orale, spalle, viso, area genitale, pieghe corporee ecc.)

- la forma (tondeggiante, irregolare, ben definita ecc.) e l’estensione delle macchie arrossate

- l’esposizione recente ad agenti esterni a rischio (compresi farmaci assunti per bocca)

- gli eventuali sintomi di contorno (febbre, malessere, dolori articolari ecc.)

- l’età, le caratteristiche e le abitudini di vita della persona interessata.

Come curare l’eritema

Il ventaglio estremamente ampio delle possibili cause di eritema fa sì che anche le cure più appropriate nel singolo caso possano differire notevolmente. Tuttavia, le strategie, farmacologiche e non, che possono aiutare ad alleviare i sintomi chiave, come arrossamento, bruciore, irritazione, dolore e sensazione di secchezza cutanea, e a “rinfrescare” l’area interessata, alleviando anche il prurito, sono comuni a gran parte delle forme di eritema, a partire da quello tipico delle scottature solari.

Strategie non farmacologiche

Il primo approccio per placare l’eritema è molto semplice e intuitivo e consiste nell’abbassare la temperatura della zona interessata con impacchi freschi e umidi (spugne morbide imbevute di acqua fresca sono perfette) oppure con una doccia fredda, se si tratta di un eritema diffuso insorto, per esempio, dopo un’eccessiva esposizione al sole.

In entrambi i casi, la cute va toccata il meno possibile e mai sfregata: basterà il freddo a esercitare un’utilissima azione vasocostrittrice e a ridurre bruciore e stimolo al prurito, mentre l’acqua permetterà di idratare l’epidermide tendenzialmente secca e sofferente, a causa dell’alterazione della barriera cutanea superficiale protettiva.

 

In particolare, per la salute dell’epidermide esposta ai raggi Uv va ricordato di fare il pieno di vitamina A, contenuta in tutti i frutti rosso-arancio, ma anche di vitamina C e di vitamina E potenti antiossidanti presenti in moltissimi alimenti, indispensabili per ridurre i danni da fototossicità, contrastare l’invecchiamento cutaneo e favorire la guarigione dell’eritema.

Le vitamine possono essere facilmente assunte attraverso la dieta ma, nel caso in cui se ne riscontrasse una carenza, e sempre dietro il parere del proprio medico, si può facilmente ricorrere a degli integratori alimentari come iproboro.

 

Creme lenitive, integratori alimentari e farmaci specifici

Che si tratti di eritema solare o di altro tipo, per ridurre i sintomi e favorirne la risoluzione è irrinunciabile l’applicazione di creme lenitive, idratanti ed emollienti che permettono di ammorbidire la cute, riducendo notevolmente la sensazione di secchezza, e di idratarla in modo profondo e duraturo, grazie alla presenza di componenti lipidici in grado di ricostituire la barriera superficiale protettiva, primo scudo all’evaporazione.

Per trarre i massimi benefici da questo tipo di preparati è importante scegliere prodotti di elevata qualità, contenenti sostanze dalle note proprietà umettanti e ricostitutive dell’epidermide (come glicerina, pantenolo, glicina) e lipidi il più possibile simili a quelli naturalmente presenti nell’epidermide (ceramidi).

Un valore aggiunto è rappresentato dai probiotici che, aggiunti a IPASED GEL, offrono un apprezzabile supporto alla ricostituzione della barriera cutanea e al ripristino dell’equilibrio dermoepidermico. Molto utili per le loro proprietà idratanti, rinfrescanti e riparatrici sono i gel all'aloe vera contenuta in IPASED GEL

Quando l’eritema è molto accentuato e legato a una componente infiammatoria significativa, come nel caso della dermatite atopica o di eczemi irritativi/allergici severi, può essere necessario aggiungere a questi rimedi “di fondo” anche un trattamento con farmaci specifici, generalmente a base di corticosteroidi.

I corticosteroidi devono essere prescritti dal medico e utilizzati secondo i tempi e i modi da lui indicati, ricordando che sia la loro applicazione locale sulla cute sia l’assunzione per bocca hanno un effetto fotosensibilizzante, che aumenta il rischio di eritemi e scottature in caso di esposizione solare. Se li si utilizza in estate, è bene parlarne con il proprio medico e comunque prevedere sempre l’applicazione di una crema solare a elevato indice di protezione (SPF 30-50) per tutta la durata del trattamento e per alcuni giorni dopo la sua interruzione.

Nel caso in cui l’eritema provochi fastidio o dolore insopportabile, il medico curante può anche prescrivere dei farmaci antidolorifici, per delle terapie sistemiche oppure per una applicazione topica.

 
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