Mal di Pancia: Recidivante: Allergia, Intolleranza o Altro? Facciamo chiarezza.
Il dolore addominale, quello che comunemente chiamiamo "mal di pancia", è uno dei sintomi più diffusi e, allo stesso tempo, uno dei più fraintesi. Nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo passeggero, legato a una digestione difficile o a un po' di stress, che si risolve spontaneamente.
Tuttavia, quando il disturbo diventa ricorrente, scatta la ricerca del colpevole. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a un aumento reale delle patologie allergiche, ma parallelamente è esplosa una vera e propria "moda" delle intolleranze alimentari.
Il risultato? Una grande confusione. Spesso si tende a etichettare come "allergia" qualsiasi reazione avversa al cibo, portando a diete di esclusione "fai-da-te" inutili e talvolta dannose. È fondamentale, invece, comprendere le differenze biologiche per trovare la giusta soluzione.
Allergia vs Intolleranza: Non Sono la Stessa Cosa
Il primo passo per capire l'origine del dolore è distinguere i meccanismi in gioco:
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L'Allergia Alimentare: È una patologia che coinvolge direttamente il sistema immunitario. L'organismo identifica erroneamente una proteina alimentare (allergene) come una minaccia e produce anticorpi specifici (IgE) per combatterla. La reazione è spesso rapida e potenzialmente grave.
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L'Intolleranza Alimentare: Qui il sistema immunitario non c'entra. Si tratta solitamente di un difetto metabolico (ad esempio, la carenza di un enzima per digerire uno zucchero) o di una reazione avversa che riguarda esclusivamente l'apparato gastrointestinale.
Una distinzione clinica importante riguarda i sintomi: mentre le allergie alimentari negli adulti si manifestano prevalentemente con sintomi cutanei (orticaria, prurito) e respiratori (o gastrointestinali prevalentemente nei bambini), le intolleranze e altre patologie funzionali si esprimono quasi sempre con gonfiore, dolore addominale e alterazioni dell'alvo.
Il Labirinto della Diagnosi: Perché è Difficile Capire Cos'è?
Esiste un divario significativo tra il numero di persone che sospettano di avere un'allergia alimentare e quelle a cui viene effettivamente diagnosticata. Perché accade questo?
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Sintomi Sovrapponibili: Il dolore addominale è un sintomo aspecifico. Può significare tutto e niente.
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Il Medico Sbagliato: Spesso il paziente si rivolge a figure non specializzate o vaga tra gastroenterologi, dermatologi e dietologi senza un quadro d'insieme, o senza consultare prima il proprio medico di medicina generale.
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Test "Fantasma": Purtroppo, sono molto diffusi test per le intolleranze privi di validità scientifica, che generano falsi positivi e ansie ingiustificate.
Se Non è Allergia, Cosa Può Essere?
Quando ci troviamo di fronte a un "mal di pancia" cronico, prima di pensare a un'allergia (soprattutto in assenza di reazioni cutanee o respiratorie), la scienza medica suggerisce di indagare altre condizioni cliniche molto frequenti:
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Intolleranza al Lattosio (o altri zuccheri): L'incapacità di digerire specifici carboidrati fermentabili.
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Celiachia: Una malattia autoimmune permanente scatenata dal glutine (ben diversa dall'allergia al grano).
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Sensibilità al Glutine Non Celiaca (NCGS): Una condizione in cui il glutine causa sintomi pur in assenza di celiachia o allergia.
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Sindrome del Colon Irritabile (IBS): Un disturbo funzionale dell'intestino molto comune, spesso legato allo stress e all'alterazione della flora batterica.
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SIBO (Sovraccrescita Batterica): Un eccesso di batteri nell'intestino tenue che causa fermentazione anomala.
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Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (IBD): Patologie più complesse che richiedono un approccio specialistico.
L'Importanza dell'Equilibrio Intestinale
Indipendentemente dalla causa specifica, molte di queste condizioni condividono un fattore comune: un'alterazione del microbiota intestinale (disbiosi).
Se soffri di disturbi gastrointestinali ricorrenti, il primo passo è sempre consultare un medico per una diagnosi corretta, evitando autodiagnosi. Parallelamente, sostenere la flora batterica è una strategia vincente. L'integrazione con probiotici di alta qualità, supportati da studi clinici come Iproboro®, può aiutare a ripristinare l'equilibrio (eubiosi), ridurre l'infiammazione e migliorare la tollerabilità intestinale, offrendo sollievo indipendentemente dall'etichetta diagnostica del disturbo.

Ricorda: un intestino sano è la base del tuo benessere globale.