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Sant'Ambrogio e le Api

Ogni 7 dicembre si celebra Sant’Ambrogio, patrono di Milano e protettore delle api e degli apicoltori.

La leggenda legata al santo  narra che da bambino durante il sonno, a bocca aperta, venne circondato da uno sciame di api, che entravano e uscivano dalla sua bocca come fosse un alveare. Il padre vedendo quella scena, all’inizio si spaventò, poi capì che le api non avrebbero fatto del male al figlio. La balia infatti, spaventata,  cercava di scacciare quegli insetti, temendo che potessero nuocere al bambino ma lui la fermò, intuì il segno prodigioso, al punto da esclamare: «Se questo bambino vivrà, diventerà qualcosa di grande!».Le api salirono in cielo spontaneamente, senza far del male al piccolo Ambrogio, che poi divenne vescovo, scrittore e protettore dei poveri.

Nell’iconografia il santo è rappresentato con il favo di miele, un “bugno rustico”, l'antico “alveare di paglia” che veniva usato prima della nascita dell'arnia a telaini dell'apicoltura moderna.

Paolo Camillo Landriani, detto il Duchino, Il miracolo delle api, prima metà del XVII sec. – Sala XXVI, Pinacoteca del Castello Sforzesco

Sant’Ambrogio  aveva una grande ammirazione per le api, umili e industriose e nel suo celebre  Esamerone, il commento ai sei giorni della Creazione, il vescovo dedica infatti ampio spazio proprio alla vita di questi insetti, che costituiscono una società perfetta, dove tutti fanno a gara per compiere le diverse mansioni, senza invidie né prevaricazioni: una comunità in cui il vescovo sembra adombrare, se non il modello della Chiesa stessa, sicuramente quello della vita monastica.

 

 Murale realizzato in corso XXII Marzo dedicato a Sant’Ambrogio, opera del pittore Igor Scalisi Palminteri.

 

L'eredità delle api e la loro cruciale importanza nel nostro ecosistema

La figura di Sant’Ambrogio, patrono delle api e degli apicoltori, ci invita a riflettere sul ruolo fondamentale che questi insetti svolgono nel nostro mondo. Le api, celebrate per la loro operosità e la loro capacità di vivere in armoniosa cooperazione, non sono solo simbolo di virtù sociali, ma rappresentano anche un pilastro insostituibile per il mantenimento degli ecosistemi naturali.

Le api sono responsabili dell’impollinazione di circa il 70% delle colture alimentari globali, garantendo la produzione di frutti, semi e vegetali di cui l’umanità e innumerevoli altre specie dipendono per sopravvivere. Senza le api, molte varietà di piante scomparirebbero, compromettendo la biodiversità e la sicurezza alimentare. Questo rende evidente come la loro tutela sia imprescindibile per il nostro futuro.

In un’epoca segnata da crisi ambientali e da un progressivo declino delle popolazioni di api a causa di pesticidi, cambiamenti climatici e perdita di habitat, il messaggio di Sant’Ambrogio è quanto mai attuale. Il modello delle api, celebrato dallo stesso santo nel suo Esamerone, può ispirarci a creare comunità più solidali e rispettose dell’ambiente, fondate sulla collaborazione e sull’impegno comune per il bene collettivo.

Proteggere le api significa non solo salvaguardare un miracolo della natura, ma anche garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire. Oggi più che mai, seguendo l’esempio del santo patrono di Milano, dobbiamo impegnarci a preservare questi umili e preziosi alleati del nostro pianeta.

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